diario

  • non è ancora finita

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    Ieri è stata una giornata speciale. Nell’ospedale in cui io e Sabrina siamo stati curati hanno inaugurato il nuovo reparto di ematologia, il “nostro” reparto. Un sogno diventato realtà grazie all’impegno dell’AIPE, un’associazione di ex-pazienti, medici e familiari che negli anni hanno attraversato quelle stanze. C’eravamo anche io e Sabrina ed abbiamo avuto l’occasione di mostrare parte del nostro lavoro. Una parte. Perché la nostra strada non è ancora finita. Purtroppo bisogna ancora una volta tornarea lottare. Di nuovo aghi, fili, chemio. Di nuovo paura e solitudine. Ma bisogna anche tenere stretta la luce, sempre. Noi abbiamo deciso di non mollare. Di credere. Non ci sarà un’altra occasione. Questa è l’unica che abbiamo e ce la vogliamo prendere fino in fondo. Stateci vicini.

  • giugno 2013

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  • E poi…

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    Nell’attesa di sapere si fanno milioni e milioni di pensieri!

    E poi? Poi dopo questa volta ti troverai altre infinite volte ad attendere, quindi, come dice una canzone di Neffa, “devi stare molto calmo”!

    Ma come si fa a stare sempre calmi quando la vita scorre veloce e si trascina via tutte le cose che tu oggi avresti voluto fare e non puoi…

    E poi pensi che in realtà tu oggi di cose ne puoi fare tante, perché è inutile che tutto si fermi nell’attesa del  risultato di un esame che non ti dirà che sei guarita per sempre (ma che è ugualmente importante perché almeno sarà un primo grande passo verso quel traguardo), nel frattempo hai così tante possibilità davanti a te, tanti momenti di cui godere e non sai da dove cominciare!

    Quando ero in ospedale mi ripetevo sempre che una volta tornata a casa non mi sarei persa nemmeno un attimo della mia vita!

    Ma cara ragazza (matura, ma pur sempre ragazza!), non ti devi far prendere dalla frenesia, perchè  il tuo cervello va a mille, ma il tuo corpo non lo può ancora fare!

    Così tra un riposino e un altro ci sta una bella passeggiata, oppure un bel giro per negozi per fare un pò di shopping (mi piace!) o meglio ancora un bella chiacchierata con gli amici.

    E se il tempo è brutto magari leggi un bel libro o guardi qualche programma stupido alla televisione o meglio ti metti a cucinare la pasta fresca!!!

    E poi? Poi piano piano tutto il resto arriverà e allora vi dirò  “questa volta lasciate che sia felice…”

     

    Ode al giorno felice 

    Questa volta lasciate che sia felice,
    non è successo nulla a nessuno,
    non sono da nessuna parte,
    succede solo che sono felice
    fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
     


    Camminando,dormendo o scrivendo,
    che posso farci, sono felice.
    sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
    sento la pelle come un albero raggrinzito,
    e l’acqua sotto,gli uccelli in cima,
    il mare come un anello intorno alla mia vita,
    fatta di pane e pietra la terra
    l’aria canta come una chitarra.


    Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
    tu canti e sei canto,
    Il mondo è oggi la mia anima
    canto e sabbia,il mondo oggi è la tua bocca,
    lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
    essere felice,
    essere felice perché si,
    perché respiro e perché respiri,
    essere felice perché tocco il tuo ginocchio
    ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
    e la sua freschezza.
    Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
    con o senza tutti, essere felice con l’erba
    e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
    essere felice con te,con la tua bocca,
    essere felice.

     

  • la primavera

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    Siamo stati in silenzio per un po’…aspettavamo. E continuiamo ad aspettare con fiducia il responso della primavera. Grazie per l’affetto di tutti voi.

  • luce mia

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    Ora inizia l’attesa. E non è affatto un momento facile, lo so. Lo sai anche tu.

    Non c’è nessun consiglio, nessuna strategia, nessun modo per affrontare la paura, se non il proprio. La bellezza del mondo e l’amore delle persone per lenire le ferite, il tempo per ricomporre i pezzi.

    C’è però il solco di un percorso, accidentato ma luminoso, che hai tracciato con pazienza e coraggio. Tu sei diventata parte integrante della mia strategia per guardare il mondo e il mio futuro con maggior coraggio e determinazione. Senza paura. Il film servirà soltanto a mettere insieme i pezzi, con pazienza. Un puzzle che andrà a ricomporre i nostri volti, sorridenti.

    Grazie dolce Sabrina.

  • Casa mia!

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    E chi si aspettava di uscire dall’ospedale in anticipo di qualche giorno?!

    Venerdì 26 aprile i medici mi hanno dimesso dall’ospedale e io sono tornata a CASA!!!

    Tante le incertezze, infinite le emozioni….

    Ora si prospetta un periodo denso di visite, controlli e di mille precauzioni e attenzioni a casa, ma giorno per giorno affronteremo anche questo cercando di superare la fatica, le difficoltà e la paura della strada ancora da percorrere per arrivare alla LUCE MIA!

    Il calore della mia casetta e l’amore della mia famiglia mi aiuterà ad andare avanti con coraggio, ma anche voi amici miei continuate a starmi vicino e a volermi bene!

    Sabrina

  • l’inizio

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    Solo per dirvi che ci siamo. E che stiamo per uscire…e non vediamo l’ora.

  • il rito

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  • la fine, l’inizio

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    Ieri mi hai scritto: sei pronto a vedere la nuova Sabrina?

    Ti rispondo che non vedo l’ora. Oggi verrò da te. Mi sembra già di vederti, mentre apro la porta della tua stanza. Il tuo letto vicino alla finestra e tu che ti sporgi per vedere chi entra. E poi i tuoi occhi sorridere. Felici. Il giorno del trapianto, insieme al nuovo midollo, hai lasciato una parte di te. L’abbiamo salutata insieme, in silenzio. Ecco, non vedo l’ora di conoscere quella nuova.

    Ci sono ancora mari da attraversare, lo sappiamo. Ma oggi è un giorno di quelli meravigliosi. Di quelli tersi, se non in cielo, almeno dentro di noi.

    A tra poco, amica mia

  • dai dai dai

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    Oggi Sabrina mi ha scritto e mi ha raccontato i progressi del suo nuovo midollo. E mi ha reso molto, molto felice.

    Va veloce, la nostra meravigliosa amica. Veloce e bene. La primavera è qui fuori che ti aspetta. E tu stai per afferrarla, finalmente.