settembre 2013

settembre 2013

Torna a galla come singhiozzi. Capita che il suo sorriso, i suoi occhi, il suono preciso della sua voce mi sorprenda negli spazi vuoti della mia giornata.

Oggi sono tornato in ospedale: dovevo fare i miei esami del sangue di controllo, che inconsciamente ho deciso di rimandare di settimana in settimana.

Oggi, mentre guardavo le altre persone in sala d’aspetto, sguardi persi e tristi nelle prime ore del mattino, ho realizzato due cose: la prima è che mi sento solo. Solo con le mie paure, senza avere più qualcuno con cui condividere questa parte dell’esistenza. Qualcuno che capisca, perché lo sente scorrere anche dentro di sè, la paura dell’incerto, naufrago al di sopra di abissi scuri, piccolo di fronte ai capricci del destino.

La seconda è che difficilmente incontrerò una persona tanto generosa. Sabrina era molte cose, ma se penso a lei in questo momento mi viene in mente soprattutto questo.

Quando le ho chiesto di condividere questo percorso l’ho fatto perché pensavo di poter dare oltre che ricevere. Dare testimonianza di un percorso, alleviare – dove possibile – paure e dubbi, essere esempio tangibile e reale di un percorso di guarigione. Ma non mi sono davvero mai soffermato a chiedermi cosa Sabrina mi stesse regalando, oltre alle parole, alla disponibilità, al film. La condivisione di un peso. Lo scambio di un dolore, che nell’attimo stesso in cui cambia mano diventa dono, opprtunità, senso.

Ma io, la sera, avevo un’altra vita che mi aspettava fuori dalle stanze d’ospedale. Lei no. Lei non aveva mai respiro – e questo lo so perché ci sono passato anch’io – la malattia era quello che respirava, mangiava, dormiva. Tutto. Eppure ha deciso di compiere con me questo percorso e di prendere anche la mia parte. E paradossalmente, credo che questo nostro scambio di paure abbia giovato ad entrambi, che abbia funzionato come sottrazione e non viceversa. Che abbia donato a tutto questo il senso. Il mio senso. E in parte, mi sento di dire, anche il suo.

Rimane che oggi, quando ho visto entrare il sangue dentro la provetta, mi sono accorto improvvisamente che lei non c’era più. Come un singhiozzo.Senza titolo

3 Commenti

  1. Matteo 10 anni fa

    Lucio, non ci conosciamo, ma vorrei tanto ringraziarti per il lavoro che hai fatto con Sabrina. Per averlo condiviso. Per me, lontano da Torino, è stato un modo per condividere e sperare insieme in una sua ripresa… Nei suoi momenti bui mi sono fatto da parte senza fare rumore rispettando l’angoscia di questa terribile malattia… Nei tuoi trailer l’ho vista forte, determinata e sorridente. E questo era grandioso. Tu hai permesso questa magia con Sabry. A volte ti ho un po’ invidiato perchè non sono più riuscito a vederla dal settembre 2012, da quella notizia… Solo qualche messaggio su what’sapp… e questo mi pesava tanto. Mi mancava la sua fiamma intorno a me. Il suo accento torinese nel prendermi in giro tentando di parlare toscano…. i suoi abbracci.

    Grazie.
    Matteo da Livorno.

  2. ELENA ASI 10 anni fa

    Quando l’amicizia ti attraversa il cuore
    lascia un’emozione che non se ne va
    Non so dirti come, ma succede solo
    quando due persone fanno insieme un volo
    Che ci porta in alto, oltre l’altra gente,
    come fare un salto nell’immensita’
    Non c’e’ distanza, (non c’e’ mai)
    Non ce n’e’ abbastanza se, se tu sei gia’ dentro di me…

    In qualunque posto sarai, in qualunque posto saro’
    Tra le cose che vivi io per sempre vivro’
    In qulunque posto sarai ci ritroveremo vicino
    Stretti l’uno nell’altro oltre il destino

    Su qualunque strada, in qualunque cielo
    E comunque vada, noi non ci perderemo
    Apri le tue braccia, mandami un segnale
    Non aver paura io ti trovero’…
    Non sarai mai solo (ci saro’)
    Continuando il volo che mi riporta dentro te per sempre

    In qualunque posto sarai, in qualunque posto saro’
    Tra le cose che vivi io per sempre vivro’
    In qulunque posto sarai ci non esisteranno confini
    Solamente due amici piu’ vicini

    Credi in me, non avere dubbi mai,
    Tutte le cose che vivi oh! se sono vere come noi
    Lo so, tu lo sai, che non finiranno mai…

    In qualunque posto sarai, in qualunque posto saro’
    Se mi cerchi nel cuore io nel cuore vivro’…

    CIAO SABRY! BUON NATALE OVUNQUE TU SIA!
    La tua amica Asi

  3. Daniela 10 anni fa

    Ciao Lucio
    sto seguendo da un po’ di tempo questo blog, da quando navigando su intenet in cerca di informazioni sulla leucemia mieloide acuta mi sono imbattuta in questo sito e l’ho consigliato a mia cugina Maria malata di leucemia dal 2011…mi piaceva il nome del sito “luce mia”, mi faceva pensare a una luce di speranza, alla vita che esplode forte e potente contro il buio, alla lotta continua verso la guarigione per cercare di afferrarla e cercare di comprendere il senso di tutta la sofferenza attraverso cui si passa…le dissi di scriverti, di scrivere a Sabrina, di condividere con altri la sua esperienza di vita…non credo l’abbia fatto…lo faccio io…quella luce, quella speranza, quella voglia di lottare e di vivere si sono spente l’11 gennaio…Maria aveva 37 anni e ha combattuto con tutte le sue forze fino alla fine per il suo piccolo Samuele…Ciao cugina, ti presento Sabrina, avete tante cose da raccontarvi…
    la luce vostra non si spegnerà mai…
    Grazie Daniela
    Torino

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